martedì 13 maggio 2014

Game of Thrones stagione 4 episodio 6 - "The Laws of Gods and Men"

Quite in the Realm, arriva l'ultimo episodio di Game of Thrones andato in onda, dal titolo "The Laws of Gods and Men".
Ed è subito BOOOOM per una puntata che definire scoppiettante è anche riduttivo. Ultimi venti minuti di epicità assoluta fino a raggiungere, in un climax ascendente di tensione, il finale con annesso cliffangherone da rasponi fotonici. Peter Dinklage will get every good dwarf role until he dies [cit.]. Buona la nuova location a Braavos, anche se si potrebbe evitare di far rivestire a Stannis il ruolo del coglionazzo ogni santa volta. Non se lo merita lui e non me lo merito io che lo schiero al Fanta-Game of Thrones. "Cattiva" la scena del drago, avevo le cuffie e il super verso mi ha fatto cagare in mano e perdere un bel po' di udito. Unica vera e propria nota stonata è Yara Greyjoy. Entrare in quattro super determinati in una fortezza piena di cattivoni (questo in teoria, il numero delle guardie viste è altrettanto ridicolo) per poi fuggire chiappe in spalla per paura di un cane. Scene rubate fondamentalmente. Curioso di vedere dove andrà a parare il fratello, costretto un'altra volta a fare il rompicoglioni.

Top 5 della settimana? si ma avverto già che sarà un po' sbilanciata



Numero Cinco: Dat Face

Il ghigno malefico di Ramsey Snow che all'improvviso, dopo aver invitato Theon ad abbassarsi i pantaloni, si ricorda del piccolo intervento di chirurgia casalinga compiuto. Dall'espressione sembra che sia venuto bene. 



Numero Quatro: La vipera rossa

Giusto per rimanere in tema: "Sono stato a Essos e ho visto gli immacolati combattere. Sono davvero stupefacenti sul campo di battaglia. Meno in camera da letto". Ci spara il battutone che forse lì dentro ha capito solo lui. E più tardi aggiunge pure un altro pezzo di cabaret al processo (anche se in definitiva era l'unico che ascoltava seriamente le testimonianze). Semplicemente è uno che se ne frega, sono sicuro che mi darà altre soddisfazioni in futuro.



Numero Tres: Mezzo secondo

Cioè il tempo impiegato da papà Lannister per accettare l'offerta del figlio maggiore in cambio della vita di Tyrion. Mezzo secondo senza battere ciglio. Tywin si rivela essere ancora una volta un magnifico figlio di buona donna, uno stratega in grado anche di calcolare il tempo che tu impieghi per pisciare appena alzato la mattina. Master of strategy. 



Numero Dos: "I'm a whore, remember?"

Si. E in ogni caso ce l'hai ricordato tu con il tuo comportamento. Momento Carramba che sorpresa al processo con Shae che torna misteriosamente da chissà dove per testimoniare contro chi, alla fine della fiera, stava semplicemente cercando di salvarle la pelle. Bella gratitudine. Spero che questa pagliacciata faccia parte di un piano più ampio e articolato per salvare il nano. Se così non fosse, questi sono la benzina e l'accendino, fai da sola.



Numero Uno: "I wish to confess"

"Tyrion wat r u doin?STHAP"

Primo posto che va di diritto agli ultimi cinque minuti di puntata e al monologo di Tyrion. Interpretazione magistrale di Peter Dinklage che fa emergere la profondità e la sofferenza del personaggio. Particolarmente apprezzata la frase rivolta a Cersei, diretta e cattiva come una testata in faccia. Tutti che difendono la buona memoria del defunto re quando la metà delle persone presenti in quella stanza lo voleva morto. Un processo farsa messo in piedi con il solo scopo di fare fuori l'unica persona che deve essere veramente ringraziata per aver salvato la città (rischiando pure la pelle tra l'altro). Davanti al tradimento di Shae Tyrion ingrana la quarta e si toglie più di un sassolino dalla scarpa. Scacco matto Tywin, inizia a cercarti un campione per il duello.








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