lunedì 21 aprile 2014

Game of Thrones stagione 4 episodio 3 - "Breaker of Chains"

Primo post vero e proprio e primo commento all'ultimo episodio del Trono di Spade andato in onda negli USA (rubrica che, almeno secondo le intenzioni, dovrebbe essere fissa e settimanale).
Game of Thrones riparte dove si era fermato una settimana fa, con gli spettatori che continuano a sfoggiare un sorriso a 32 denti per la prematura morte del re degli idioti e l'intera King's Landing ancora agitata dall'improvviso e inaspettato accadimento.
Un episodio, questo, che ha il tipico carattere dell' "assestamento" dopo gli importanti eventi della scorsa settimana ma che riesce comunque a mettere molta carne al fuoco. Insomma, il classico preparativo che crea tutti i presupposti per una futura e poderosa shitstorm come piace a me.
Ci sono stati momenti di particolare interesse e/o importanza?direi di sì. Vale la pena riportarli?anche. Ed ecco che in nostro soccorso arriva la Top 5 con i momenti più significativi di questo terzo episodio.


Numero Cinco: Oh, It's you


La salma del re è ancora calda e già scopriamo chi dobbiamo ringraziare per il misfatto, quel briccone di Lord Petyr Bealish. Astutissimo e allo stesso tempo molto attento a ricompensare i suoi sottoposti (chiedete a Ser Dontos), riesce con una unica mossa a far fuori Joffrey e a mettere le mani su Sansa, già adocchiata da tempo. Classico esempio di CBCR all'ennesima potenza. Tranquilla giovane Stark puoi fidarti, tieni comunque presente che rimuovere mentalmente la sua espressione facciale da "Sono un inquietantone ambiguo fuggi appena puoi" potrebbe aiutare nell'intento.



Numero Quatro: Motherfucking Daario


Lord Friend Zone Jorah (questa settimana "il mio amico più caro") non può combattere?ci pensa lui. In 40 secondi netti fa il piacione con Daenerys, elimina un cavallo e accoppa il campione di Meereen (che a questo punto proprio campione non era). Non contento restituisce anche la pisciata di scherno dopo una pioggia di frecce che non lo raggiungono nemmeno. MVP MVP.



Numero Tres: L'allegra veglia I


Tywin Lannister: nonno, storico, maestro di vita. Il tempo è denaro e l'uomo più ricco di Westeros lo sa molto bene. Per questo motivo, con il vecchio re che deve essere ancora sepolto, iniziano già le macchinazioni per installare sul giovane Tommen dei fili da marionetta nuovi di zecca. Un re deve sempre, sempre, sempre dare ascolto ai suoi consiglieri e se questi sono anche disposti a dare lezioni di educazione sessuale gratis tanto meglio. Maestro.


Numero Dos: L'allegra veglia II


"Lasciate la regina sola con suo figlio" diceva. Chiaramente intendeva tutt'altro. Ormai siamo abituati, lasciano comunque un po' perplessi le modalità di esecuzione. Così, su due piedi, davanti a un morto. Che tra l'altro è pure loro figlio. Una di quelle classiche scene in cui ti viene da dire "Ma staranno facendo sul serio per..?" e puntualmente le aspettative non vengono assolutamente tradite. Caro Jaime la prossima volta diamoci un attimo una regolata però.


Numero Uno: Time to say goodbye

Probabilmente la scena più bella dell'episodio, il commiato fra Tyron e Podrick. Da un lato lo scudiero che è disposto a sacrificare la sua vita pur di non testimoniare contro il proprio padrone, dall'altra il "folletto" Lannister che preferisce oltre goni altra cosa il bene di quello che ormai è uno dei pochi amici che gli rimangono. Interpretazione magistrale di Peter Dinklage e Daniel Portman. Nient'altro da aggiungere se non "I will not have you die on my behalf, do you hear me?"

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